Dalla Piramide al Cerchio

Il talento è una abilità innata dell’uomo che si differenzia da individuo a individuo e che trova la sua vera identità quando è in grado di esprimersi in tutta la sua pienezza. Il contesto, la mancanza di un habitat naturale e favorevole, limita l’azione del talento ampliando o riducendo la portata alla sola parte visibile rinunciando completamente a esporre la sua parte invisibile. Spesso rimane sommerso sotto la linea di galleggiamento del mare senza dare segno e prova di sé. La perdita economica associata al mancato impiego del talento pone l’azienda nella condizione di esporsi al mondo esterno alla ricerca di soluzioni alternative. Il lavoratore che non riesce ad esprimere il proprio talento entra in una zona oscura che limita la sua autostima e il suo orizzonte personale nei confronti dei colleghi e dell’impresa. Sono poche le realtà informative che si occupano e “preoccupano” di raccontare la storia di persone per fare emergere i loro talenti e delle imprese che mettono la persona al centro dell’azienda. Parlarne, significa dare vita a nuove forme di energia grazie alle quali promuovere l’interesse verso una realtà che necessita di attenzione per l’importanza che riveste sul piano economico, sociale ed etico. In questo luogo digitale le persone potranno trovare punti di riferimento per incoraggiare l’apertura di nuovi fronti di dialogo e la nascita di punti di vista da assumere come riferimento, propri o altrui, in accordo o in contrasto, con i propri pensieri, ma giunti fondamentali se si desidera veramente, e non solo a parole, cambiare i modelli organizzativi delle imprese, suggerendo di creare luoghi di lavoro felicitanti. Cambiare la cultura aziendale non è facile, soprattutto quando, oggi più che mai, è ancorata alla frase “abbiamo sempre fatto così” e dove i manager operano sui loro obiettivi e non certo per il benessere delle persone alle quali chiedono, proprio in questa fase economica di produrre: “la parola d’ordine è numeri – fare numeri – e i lavoratori non devono dire di essere stanchi”. Dalla Piramide al Cerchio si muove in questa direzione, con il proprio stile, suggerendo prospettive da cogliere come opportunità, perché nasca in ognuno il desiderio di fare un passo in avanti verso il bene comune. Se riusciremo in questo intento avremo raggiunto la nostra mission. «ogni incontro lascia sempre un segno e un segno è un gesto che comunica».